Università degli studi di Cagliari

Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica

 


 

 

Maria Paola Cabasino (cabasino@diee.unica.it)

Maria Paola Cabasino è nata a Cagliari il 5 giugno 1980. Ha conseguito la Laurea Specialistica in Ingegneria Elettronica nel 2005 presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica dell’Università degli Studi di Cagliari dove attualmente stà svolgendo l'attività di dottorato.

 


 

 

Relatori / Advisors:

     Prof.       Alessandro Giua (DIEE-UNICA)

     Prof.ssa  Carla Seatzu (DIEE-UNICA)


Diagnosi di un sistema ad eventi discreti mediante automi e reti di Petri

Abstract (in italiano)

In questa tesi verrà presentato un lavoro di ricerca sulla diagnosi dei sistemi ad eventi discreti. La proprietà di diagnosticabilità verrà introdotta nel contesto del problema della diagnosi dei guasti.
 
La scoperta e la localizzazione del guasto è un'attività importante nel controllo automatico di un sistema altamente complesso. La crescente richiesta di performance e affidabilità dei sistemi complessi ha reso necessario lo sviluppo di metodi sistematici e sofisticati per un'accurata diagnosi dei guasti del sistema. Il problema della diagnosi dei guasti ha ricevuto larga attenzione nella letteratura e un'ampia gamma di schemi sono stati sviluppati. L'approccio con i sistemi ad eventi discreti (SED) è applicabile sia ai sistemi che ricadono naturalmente in questa classe, sia ai sistemi dinamici a variabili continue che possono essere ricondotti ai SED con un più alto livello di astrazione. Gli stati del SED riflettono lo stato normale e quello di guasto dei componenti del sistema, mentre gli eventi di guasto fanno parte dell'insieme degli eventi. Il problema è di scoprire il verificarsi di tali eventi. Il maggior vantaggio di questo approccio è che non richiede dettagli approfonditi per costruire il modello del sistema che deve essere diagnosticato e quindi è particolarmente adatto per la diagnosi di sistemi che sono difficili da modellare. Tipici esempi includono estesi e/o complessi sistemi di riscaldamento, ventilazione e aria condizionata, impianti di potenza,ecc.

Il lavoro è organizzato come segue: il capitolo 2 contiene una breve descrizione sulla diagnosi in generale e sulla diagnosi dei sistemi ad eventi discreti in particolare. Il capitolo 3 è dedicato alla descrizione dei modelli ad eventi discreti che verranno trattati nella tesi. E' diviso in due parti: la prima parte presenta gli automi, mentre la seconda parte introduce le reti di Petri. Il capitolo 4 presenta il primo approccio di diagnosi di un sistema ad eventi discreti. Tale approccio, dello studioso Stephane Lafortune, utilizza gli automi a stati finiti. In questo capitolo vengono introdotte due nozioni, tra loro legate, di diagnosticabilità. Queste sono la diagnosticabilità e la I-diagnosticabilità. Inoltre verrà presentata una procedura sistematica per la scoperta e la localizzazione dei guasti usando i diagnosticatori e verranno fornite le condizioni necessarie e sufficienti per la diagnosticabilità. Alla fine del capitolo verrà introdotto brevemente anche il software UMDES, particolarmente utile per modellare gli automi a stati finiti e svolgere molte operazioni su questi. Il capitolo 5 presenta il secondo approccio di diagnosi di un
sistema ad eventi discreti mediante reti di Petri. In questo capitolo si presenta un efficiente approccio per la diagnosi dei guasti che utilizza le reti di Petri. Tale approccio è stato proposto da Alessandro Giua e Carla Seatzu in un lavoro presentato alla conferenza CDC del 2005. In questo capitolo, per prima cosa daremo una caratterizzazione delle sequenze di scatto, corrispondenti a una data osservazione, basata sulla nozione di marcature di base e giustificazioni. Proporremo un algoritmo per il calcolo dell'insieme delle marcature di base, che useremo per determinare un automa deterministico, che chiameremo albero di raggiungibilità delle marcature di base o più brevemente albero base di raggiungibilità, che potrà essere usato come diagnosticatore. Il capitolo 6 presenta un toolbox MATLAB comprendente due programmi che implementano due algoritmi sviluppati nel secondo approccio e presentati nel quinto capitolo. Il capitolo 7 è dedicato al confronto tra i due approcci. Verranno introdotte delle analogie tra i due approcci e verranno messe in risalto le diversità. Inoltre verrà presentato un teorema, proposto per la prima volta in questa tesi, che dimostrerà come la definizione di aciclicità comune ai due approcci, ma derivante da esigenze diverse, sia sostanzialmente equivalente. Inoltre in ultimo presenteremo due esempi sviluppati con i due approcci. Il secondo esempio mira a dimostrare come l'approccio mediante reti di Petri sia molto più efficiente se consideriamo sistemi concorrenziali. Il capitolo 8 è il capitolo conclusivo.

 

Keywords: sistemi ad eventi discreti, diagnosi, diagnosticabilità