Angela Di Febbraro,
Alessandro Giua
McGraw-Hill Italia, 2002
Ristampa corretta 2011.
I sistemi ad eventi discreti rappresentano un settore
dell'Automatica che non ha fino ad oggi ricevuto in Italia sufficiente
attenzione. Questo fatto ha determinato una situazione per certi versi anomala che
vede la quasi totale mancanza nel panorama italiano di corsi di base dedicati,
almeno in parte, a questa disciplina. Dal punto di vista dell'attività di
ricerca la situazione è, sebbene di poco, migliore ed esiste un piccolo gruppo
di ricercatori interessati a queste tematiche. Tuttavia il numero degli
“automatici discreti” in Italia è in percentuale compreso tra il 5-10 % del
numero degli “automatici continui”, mentre nel panorama internazionale questo
rapporto è più vicino al 20\%. Una delle ragioni di questo “ritardo” ci è
sembrata imputabile anche alla mancanza di supporti didattici e ci ha spinto
alla preparazione di questo testo.
I sistemi ad eventi
discreti sono un settore di ricerca relativamente giovane e da ciò consegue che
non è ancora stata completata una sintesi omogenea dei diversi approcci apparsi
nella letteratura. Vi sono dunque molti e diversi modelli che lottano per
imporsi in questo campo (fra cui possiamo citare automi, catene di Markov, code, reti di Petri, algebra max-plus)
e molte e diverse metodologie di simulazione, analisi e controllo sviluppate
per tali modelli.
La prima parte del
libro, comprendente i Capitoli 1, 2 e 3, si propone di familiarizzare il
lettore con questa classe di sistemi la cui dinamica non nasce dal trascorrere
del tempo ma dal verificarsi di eventi discreti. Il modello usato in questa
parte è l'automa, nelle sue diverse forme: l'automa a stati finiti
deterministico o non deterministico, l'automa temporizzato che da luogo ad un
processo di semi-Markov generalizzato, le catene di Markov, i processi di nascita e morte e le reti di code.
La seconda parte del
libro, comprendente i Capitoli 4 e 5, è dedicata alle reti di Petri, che fra
tutti i modelli ad eventi discreti ci sembrano essere il più interessante per tre
ragioni. Per prima cosa, esse costituiscono una ricca famiglia di modelli sia
logici sia temporizzati (deterministici e stocastici), i quali condividono un
insieme di strumenti formali. In secondo
luogo, le reti di Petri possono essere usate in tutte le fasi del progetto di
un sistema di controllo: specifica, simulazione, analisi, verifica formale,
ottimizzazione, sintesi del controllore e implementazione. Infine, le reti di
Petri sono state usate con successo in diversi contesti metodologici, che vanno
dal controllo supervisivo, all'algebra max-plus, allo
studio dei processi markoviani, ecc. Benché per
ragioni di spazio non sia stato possibile sviluppare questa parte in tutta
l'ampiezza di profondità e dettaglio che l'argomento avrebbe meritato, noi crediamo
che il nostro sia il primo testo italiano a presentare le reti di Petri dal
punto di vista proprio della teoria dei sistemi.
La terza parte del
libro, comprendente i Capitoli 6, 7 e 8, tratta argomenti monografici legati
alla simulazione e al controllo supervisivo. Tali capitoli hanno lo scopo di
portare il lettore oltre la modellazione di sistemi ad eventi discreti
introducendolo all'applicazione di metodologie di analisi e di controllo di
questo tipo di sistemi.
Il libro è completato da una serie di appendici che richiamano quelle nozioni elementari della teoria degli insiemi, dei grafi e della probabilità che, pur essendo utili alla comprensione del testo, ci sono sembrate essere collaterali.
Alla fine dei singoli
capitoli abbiamo anche raccolto una serie di esercizi e richiami bibliografici
che saranno utili a chi volesse approfondire gli argomenti trattati. Sempre per
costoro ricordiamo che la pagina web di questo libro può essere consultata
all'indirizzo https://www.alessandro-giua.it/UNICA/SED. In tale pagina vi saranno collegamenti alle risorse sui
sistemi ad eventi discreti disponibili in rete, materiale didattico aggiuntivo,
software dedicato alla simulazione, l'analisi e la sintesi di controllori per
sistemi ad eventi discreti, ecc.
Desideriamo
ringraziare quanti ci hanno offerto il loro prezioso supporto nella
preparazione di questo libro. Un pensiero particolare va ai tre colleghi che più
ci hanno incoraggiato ad intraprendere quest'impresa, nelle persone di Giuseppe
Menga, Riccardo Minciardi e
Fernando Nicolò. Valido e affidabile è stato il contributo di Nicola Sacco, che
ha instancabilmente collaborato a varie fasi della composizione del libro.
Altrettanto utili sono stati i commenti degli studenti dei nostri corsi di
laurea e di dottorato, nonché dei tesisti che abbiamo seguito, che hanno avuto
modo di valutare parte del materiale in bozza.
Infine un
ringraziamento speciale è dovuto a quanti, soprattutto al di fuori
dell'ambiente accademico, ci hanno sostenuto ed aiutato anche colmando quelle
mancanze che il lavoro impegnativo svolto per realizzare questo libro ha
inevitabilmente generato.
Genova e Cagliari, febbraio 2002
La prima edizione del
nostro libro è ormai esaurita, ma d'accordo con l'editore abbiamo deciso di
rendere disponibile il testo attraverso la modalità print on demand. In questa occasione abbiamo
anche provveduto a correggere tutti gli errori di stampa che ci sono stati
segnalati.
Cagliari, marzo 2011
Alessandro Giua